Letture su Michel Foucault

Forme della "verità": follia, linguaggio, potere, cura di sé

Liguori Editore, Napoli,

Procedendo per confronti diretti con altri autori, da Lyotard a Hadot, da Blanchot a Jaspers e a Bachtin, da Nietzsche a Heidegger, il libro intende offrire una lettura del pensiero di Foucault approfondendo alcuni temi che caratterizzano il suo percorso e che in parte rimangono ancora poco indagati (com'è il caso, per esempio, del rapporto di Foucault con il Formalismo russo). Centro dell'analisi è il tentativo di chiarire la posizione di Foucault rispetto al post-moderno. La ripresa insistita, a partire dalla fine degli anni 70, dei temi kantiani relativi all' "Aufklarung", della modernità, e dell'entusiasmo, rappresenta certamente un segnale preciso del percorso che la teoria post-moderna ha avuto in Foucault, dopo le valorizzazioni del dionisiaco. Ora, a partire da questi aspetti, siamo forse in grado di tentare un'ulteriore conclusione. Dopo la pubblicazione degli ultimi corsi al Collège de France sembra infatti possibile indicare con chiarezza anche la via d'uscita che Foucault aveva intrapreso rispetto al postmoderno, e su cui aveva indirizzato la propria "ontologia dell'attualità". Il tema dell'ascesi, l'assunzione di una regola di vita opposta al sistema e il coraggio di "dire la verità" sono infatti le "risposte" che il post-moderno non contemplava, e che ne costituiscono anche una chiara contestazione.